martedì 17 giugno 2008

Lo STERMINIO delle FOSSE TIMPANICHE

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Oggi il GHETTO propone una sorta di sperimentazione ANALITICA.

Prendiamo in considerazione una serie di soggetti immaginari, collocati nello stesso contesto sociale (il nostro paese) con età compresa fra i 18 ed i 35 anni appartenenti alle seguenti categorie:

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1) un lavoratore con turni classici di ufficio (per es. 8:00-16:00);

2) un lavoratore con turni lavorativi alternati (anche di notte al sabato);

3) un ozioso (anche disoccupato ma che di mattina si svegli intorno alle 9:30-10:00);

4) uno studente universitario con appelli a giugno;

5) un adolescente che ha terminato da poco l’anno scolastico.

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Inseriamo adesso questi 5 individui in un contesto abbastanza comune che è quello di un SABATO SERA nel mese di giugno e verifichiamo subito il loro atteggiamento di fronte all’evento in questione.

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Il LAVORATORE con turni classici (8:00-16:00) ha un’alta probabilità di uscire a divertirsi con i suoi amici in quanto il sabato si rivela l’unico giorno della settimana in cui può contare sulla domenica per recuperare dalle sue fatiche d’ufficio o di fabbrica.

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Idem per l’OZIOSO disoccupato e per lo STUDENTE scolastico che faranno sicuramente tardi, data l’età ed il periodo favorevole al divertimento, favoriti anche dalla possibilità di recuperare l’indomani il sonno perduto.

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Differente è la situazione per lo STUDENTE universitario (che magari ha anche un esame il lunedì successivo), il quale ha un 50% di possibilità di uscire a svagarsi un po’ ed il 50% di rimanere a casa ad approfondire la sua cultura (se si trova con l’acqua alla gola). In ogni caso potrà tirar tardi ulteriormente la sera, visto che il giorno dopo (la domenica) gli porterà vigore e riposo per il ripasso finale.

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Ultimo caso è quello del LAVORATORE con turni alterni, che invece dovrà rimaner fuori la notte a vegliare su qualche stabile aziendale o assicurare la produzione in qualche fabbrica nella zona industriale.

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Il SABATO, perciò, per questo individuo, si prospetta differente dai casi precedenti ma con un unico punto in comune agli altri: la possibilità, il giorno seguente, di recuperare il sonno perduto per tutta la mattinata e passare magari una splendida domenica pomeriggio di meritato RELAX!

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Per tutti, quindi, il SABATO è una giornata in cui rimanere svegli fino a tardi (per un motivo o per un altro), ma ciò che risulta universalmente evidente, per le 5 categorie, è la seguente osservazione:

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"La DOMENICA di GIUGNO gioca un ruolo importante nel recupero PSICO-FISICO di queste 5 categorie di individui e rappresenta per tutti il giorno del RIPOSO ASSOLUTO".

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Questa analisi, quindi, effettuata dai nostri fidi collaboratori statistici, è valida nel 98% dei casi ed ha, perciò, un’altissima attendibilità.

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Ma nel restante 2% cosa succede?

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Beh..... secondo le nostre ricerche, il domenicale equilibrio mattutino di queste 5 categorie di individui potrebbe essere ROTTO solo da 2 eventi possibili:

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il PRIMO (abbastanza remoto) è l’eventualità di un CATACLISMA che sconvolga la stabilità del nostro paese e si presenti VIOLENTO nelle nostre case, disturbando, così, il sonno dei cittadini la domenica mattina.

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Il SECONDO (con cadenza annuale) è il classico appuntamento con i FUOCHI d'ARTIFICIO dell'alba domenicale di metà giugno, dovuti alla tanto sentita FESTA di QUASANO.

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"I FUOCHI mattutini della Festa di Quasano sono caratterizzati da COLPI COSTANTI e ISOLATI, che con inesorabile RITMICA si instaurano nel sonno fin dall’alba della domenica mattina e agiscono sui poveri torittesi come colpi di un martello pneumatico che frantumano l'asfalto cranico della propria testa.

Dopo un’ora circa di rintocchi senza tregua, il soggetto, stanco nel proprio letto, arriva all’esasperazione:

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In questa fase, detta del PUGILE REM, i colpi sono assestati lentamente ma con inesorabile FORZA e VIGORE, tali da assicurare al soggetto una lenta emicrania crescente, paragonata ad un pugile che lavora ai fianchi il suo avversario, cercando di fiaccarlo e spingerlo all’angolo del RING.

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Nella seconda fase di questo evento, invece, detta TUMULTO APOCALITTICO, la frequenza dei COLPI diviene INFERNALE ed il risveglio risulta BRUSCO e TORMENTATO, con il soggetto che comincia ad avvertire dolore ai timpani, fastidio, vampate di calore e crisi epilettiche che, molto spesso, specie nel caso del lavoratore notturno, si trasformano in DELIRIUM TREMENS con imprecazioni annesse".

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Solo alcuni dei soggetti descritti, i più giovani e curiosi, riescono a rinsavire e ad uscire sul balcone per assistere a questo STERMINIO di FOSSE TIMPANICHE per porsi il quesito che da decenni assilla le menti dei torittesi:

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PERCHE’ NON DI SERA ?

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