domenica 29 luglio 2007

Un GIORNO qualunque...

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Quella mattina ti aiutai a portare la spesa fino a casa.
Una volta arrivati, mi facesti tua.
Io mi aprii a te senza troppi pudori e tu mi donasti tutto ciò che avevi.
Mi desti ospitalità e io mi illusi che il tuo amore per me fosse autentico.
Ti aspettavo remissiva e devota ma tu venivi da me sempre più raramente.
Iniziasti a disprezzarmi e così conobbi il peggio di te.
Mi guardavi con disgusto, desideroso solo di allontanarmi.
E poi arrivò quel giorno.
Mi tirasti fuori, quasi con violenza da quel posto che mi illudevo fosse casa mia.
Mi guardasti e scostasti il viso.
Io tentai di capire cos'era accaduto.
Non volevo arrendermi al tuo cambiamento così improvviso, così immotivato.
Ti chiedevo ma tu non rispondevi nulla.
Mi caricasti sulla tua macchina che acquistava velocità piano piano.
Alla prima curva, sempre in silenzio, mi scaraventasti fuori...
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...rimasi sul selciato a chiedermi PERCHE'...

...nell'immenso DOLORE della mia anima!

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IL VERO RIMMATO

SEI TU CHE L'ABBANDONI



CAMPAGNA CONTRO L'ABBANDONO

DELLE BUSTE DELL'IMMONDIZIA
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PROMOSSA DA

GHETTO TORITTESE

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martedì 24 luglio 2007

Un PIANO da REGOLARE (2^ puntata)

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Come già raccontato nella puntata precedente (clicca qui per leggerla), saliti a bordo di un BUS che raccoglieva PAFFUTI medici e dentisti con propri orientamenti sessuali, riuscimmo a seminare i nostri inseguitori disperdendo le nostre TRACCE!
Durante il percorso ne vedemmo di tutti i colori, ma tra le tante cose, ciò che ci colpì particolarmente fu INDISCUTIBILMENTE questo:

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Di fronte a ciò i nostri animi non ebbero modo di rimanere INDIFFERENTI… ma la missione doveva continuare e non c’era spazio per porci ULTERIORI quanto INEVITABILI domande!

Grazie a questi ROTONDI AMICI, comunque, il BUS ci scortò fino a TRAFALGAR SQUARE dove, apparentemente, la situazione ci sembrò più tranquilla.





Giunti in prossimità della COLONNA di NELSON, facemmo il punto della situazione circa la nostra missione, scorgendo l’ora sul non lontano BIG BEN.

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Dopo qualche istante, però, ci giunse ben presto la notizia che i BJTETTOHIDIN, i temibili guerriglieri di BITETTO (anch’essi orgogliosamente patriottici), avevano avuto una soffiata sul nostro arrivo in quel punto di Londra.



Anticipando anch’essi le nostre mosse, perciò, gli spietati BJTETTOHIDIN fecero vedere subito di quali atrocità fossero capaci ponendo, sotto i LEONI della famosa piazza, una miriade di vecchi SANDALI dei FRATI MINORI del SANTUARIO di BITETTO.





Tutto questo al fine di sterminare le nostre NARICI al solo sentore delle TERRIBILI ESALAZIONI dei calzari indossati nel 1995 e tolti dai FRATI solamente nel mese di GIUGNO dell’anno corrente.


Questi personaggi, però, non avevano fatto i conti con l’efficiente POLIZIA locale che, sventando anche altri attentati in quei giorni infausti, trovò subito le calzature grazie ad un’infermiera inglese che, dopo aver avvistato il gas della bomba degli attentati firmati Al QUAIDA del giorno prima, vide pure degli strani VAPORI SOSPETTI sotto la colonna di NELSON, facendo subito scattare l’allarme.





Giungemmo così a REGENT’S PARK, dove incontrammo il nostro 007 travestito da scoiattolo che si fece riconoscere nella maniera più repentina possibile.




Dopo aver incassato il suo compenso, quindi, ci dette delle importanti indicazioni su come arrivare a CRAVEN ROAD in maniera sbrigativa e segreta.





Si decise, poi, grazie alle sue indicazioni, di prendere un TAXI e di recarci alla sospirata meta.

Credendo di essere al sicuro ci rilassammo un po’ ma dopo qualche istante ci accorgemmo di essere seguiti dai pericolosissimi SEGUACI di PAL DEL COLL, ETREMISTI PALESI che si contendono la STRISCIA di GRUMAZA con la combriccola di OSAMA BIN ETTEN.


Stanchi ed esausti, al fine di salvare le nostre vite, rovesciammo dal taxi la nostra PREZIOSISSIMA DOCUMENTAZIONE relativa al PIANO REGOLATORE (AAAARHG….quelle tre parole!!!), sacrificando così quello che era il nostro obiettivo in Inghilterra.


Presi da curiosità i FONDAMENTALISTI TERRITORIALI (detti anche TERRITORISTI), raccolsero le preziose carte e cominciarono a leggere ciò che in esso vi era contenuto.

Ignari di ciò che sarebbe successo loro, cominciarono ad innervosirsi per i TESTI CODIFICATI del documento e per il significato oscuro di strani LEMMI come il termine "COMPARTO".

Presi da furore lessicale, il furgoncino dei TERRITORISTI cominciò a sbandare, finendo tragicamente la sua corsa rovesciandosi di lato sul centro strada.

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Il giorno dopo si parlò di tre persone lievemente ferite ma con notevoli DANNI CEREBRALI, dovuti allo sforzo immane da lettura non idonea alle capacità intellettive umane comuni.


Il nostro viaggio dunque….. era stato del tutto inutile! Avevamo perso la documentazione e con se, la speranza di capire qualcosa di più su questo PIANO REGOLATAAAAAARHG (quelle tre PAROLE! ).


Ormai tutto era andato a rotoli ma, anche senza l’aiuto della nostra documentazione, decidemmo di passare lo stesso a salutare il nostro amico DYLAN DOG.






Giunti in CRAVEN ROAD 7, l’unica cosa da fare era suonare ed aspettare che Groucho venisse ad aprire la porta!

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Inaspettatamente, però, fu lo stesso Dylan che ci ricevette, mostrando interesse per il motivo della nostra visita, avendo ricevuto una comunicazione da me il giorno prima.


Entrando nella sua dimora, fummo molto contenti di iniziare la nostra conversazione con lui:


BUONASERA DYLAN, ...lieti di conoscerti!


Salute a voi, cari amici! Ho ricevuto oggi il telegramma che mi avvertiva della vostra visita! Mi sembra tutto molto interessante! Dunque vediamo…. mmm… qui leggo che siete di....TORITTO! Dove si trova precisamente questo paese?


Si trova nel SUD ITALIA, ....in provincia della più nota città di BARI


“…uhm... MAI SENTITO! Avete qualche particolare PERSONAGGIO NOTO originario del vostro paese?


Beh si…. Ce ne sono diversi… in PRIMIS vi è un famoso OPINIONISTA….

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….forse lo conosci DYLAN….non so se hai mai sentito parlare dell’egregio GIUSEPPE DOTT. PISTON…………



AAAAAAAAAARRGH!!!!




AAAAAAAAAARRGH!!!!



D’improvviso mi svegliai, …era mattina, ….avevo dinanzi a me il SONNIFERO che avevo preso la sera prima ed una sorta di INSODDISFAZIONE INTERIORE che sfociava in uno strano peso che mi opprimeva!

Decisi così di chiamare i miei amici del Ghetto affinché si potesse trovare una soluzione con il loro aiuto.



Tobey e Hiabry si fondarono subito a casa mia!





FINE

domenica 22 luglio 2007

Le OCCASIONI del GHETTO

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A QUASANO

(sulle MURGE)

OFFRESI POSTO LETTO GRATUITO
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INDIPENDENTE ed IMMERSO nel VERDE,


a POCHI METRI dal CENTRO ABITATO,





SITUATO in POSIZIONE PANORAMICA


con VISTA CAMPAGNA CIRCOSTANTE,


dispone di

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ampio MURETTO a SECCO laterale


vicinanza di 2 IMPORTANTI CARTELLI di DIVIETO


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UNICO INCONVENIENTE:


PROSSIMITA' STRADA PRINCIPALE...

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...MOLTO TRAFFICATA!!!

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Si ACCETTANO

PRENOTAZIONI!!!

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lunedì 16 luglio 2007

Una NUOVA SPERANZA contro il CRIMINE (3^ puntata)

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Dopo il forfait di SUPERMAN nella puntata precedente (clicca qui per leggerla), il popolo torittese attraversa un momento di smarrimento: il ritiro del mito kriptoniano ha abbattuto le sicurezze conquistate il giorno prima e le nuove speranze si riversano su quella che sembra essere una nuova, fantastica e affascinante scommessa:


…lo stupefacente UOMO RAGNO!!!

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Dopo un breve giro di ricognizione, SPIDERMAN raggiunge finalmente la Sala Consiliare del Comune, al fine di formalizzare il suo colloquio di lavoro ed incontrare Sindaco e Assessori per un saluto al popolo, ancora una volta accorso numeroso e festante.

Concluso il cerimoniale di rito, la sua opera di BONIFICA CRIMINALE ha finalmente ed ufficialmente inizio.

Nelle sue primissime fasi, SPIDERMAN prende subito un po’ di confidenza con i muri del paese, mostrando, però, troppo spesso, una certa difficoltà ad arrampicarsi sulle pareti degli edifici.

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Solo dopo alcuni tentativi a vuoto, e dopo aver notato movimenti sospetti, SPIDERMAN viene a conoscenza del motivo di queste sue limitate potenzialità, facendo luce su di una terribile ed assurda verità:


...l’esistenza a TORITTO di un

RACHIT CLAN

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Il RACHIT CLAN è il risultato di un’associazione di alcuni ANZIANI molto chiusi e tradizionalisti, solitamente ostili a qualsiasi apertura del paese verso nuovi orizzonti ECONOMICI e SOCIALI.
Essi si dichiarano diretti chiaramente alla LIQUEFAZIONE TOTALE della NOVITA’, attraverso un’opera di riluttanza delle idee innovative e chiusura al progresso mentale.

Il tutto è facilitato dall’aiuto di un liquido viscido e corrosivo, secreto dalla loro cavità boccale, che viene versato su pareti e pavimenti al fine di infastidire e disgustare i PROGRESSISTI.

Annoverati fra i NEMICI dell'EVOLUZIONE, questi personaggi hanno da tempo in pugno il paese e non intendono perderne il controllo neanche di fronte alla crescente gioventù paesana, alla quale, invece, vogliono imporre i loro atteggiamenti e costumi GRETTI ed INVOLUTI.

Opponendosi strenuamente a chiunque possa ostacolare il percorso di STASI EVOLUTIVA del paese, il RACHIT CLAN cerca perciò in tutti i modi di infastidire il volenteroso SPIDERMAN, cercando di privarlo di ciò che l’eroe riesce a far meglio: ...arrampicarsi sui muri.

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Per fare ciò, gli ANZIANI del CLAN cospargono i palazzi con il loro secreto GIALLO VERDASTRO, creando in SPIDERMAN non pochi problemi di EQUILIBRIO e di precario SOSTEGNO su muri divenuti umidi e scivolosi.


Il loro obiettivo finale è quello di INGLOBARE totalmente SPIDERMAN nella loro SOSTANZA, al fine di renderlo SCHIAVO delle loro volontà e comandarlo a proprio piacimento.


Avvinghiato in questa massa densa, quindi, il nostro eroe cambierebbe nuovamente i propri colori e, dopo il famoso e caratteristico costume NERO (divenuto poi di VENOM), andrebbe incontro ad un'imbarazzante quanto riluttante TERZA VARIANTE dalle sfumature GIALLOGNOLO-VERDASTRE….

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…..che lo trasformerebbero nel DISGUSTOSO


RACHITOM !!!



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Sorpreso da tutto ciò, Spiderman si ritira ed attende la fine della giornata in mesta solitudine. Calata la notte e posizionatosi su di un cornicione per studiare una valida contromossa, l’eroe mascherato appare molto intimorito e pensieroso, preoccupato di aver trovato una condizione urbana così ermetica, congelata in un’asfissia stagnante e pericolosamente antiprogressista.

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Decide così di passare al contrattacco e, gettandosi nei vicoli del paese vecchio, cerca di indagare in giro osservando i comportamenti del CLAN, consapevole, però, di non potersi arrampicare perfettamente sui palazzi per le motivazioni descritte.

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SPIDERMAN comprende pure che l’unica modalità per evitare l’appiccicosa sostanza RACHITOSA ed eluderne la sua pericolosità, è adoperare la sola ragnatela, saltando di edificio in edificio, evitando di rimanere attaccato sui muri delle abitazioni con i soli arti del suo corpo.

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Operando in questa maniera, giunge ben presto nella ZONA ROSSA del paese, ovvero la zona in cui risiede il padrino del CLAN, l’irascibile RACHITINO!

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Qui SPIDERMAN osserva sorpreso i POTENTI MEZZI a disposizione della setta, come il multifunzionale e tecnologico THREEWHEELS (TRE ROTO), robustissimo mezzo corazzato a tre ruote, adoperato spesso dal clan per lanciare contro i progressisti la furia incontenibile dei VOLPINI SCASSACA’ (vedi PRIMA PUNTATA).


Dopo aver compreso che la sua opera a Toritto è più difficile di quanto potesse immaginare, SPIDERMAN riceve un segnale di RICHIESTA di AIUTO dal suo microauricolare:


BzzzbzzzSOSin frazione QUASANObzzquelle carogne dei QUASAN BOYSbzzzbzzzstanno svaligiando una villetta…. bzzz ....i Vigili NON POSSONO intervenire bzzbzzsono impegnati a spiegare alle nuove vigilessebzzi SEGNALI STRADALI !!!bzzz ...devi venire subito…..passo e chiudo!!!



GIUNGE COSI’ per


SPIDERMAN


L’ATTESO MOMENTO DI INTERVENIRE!


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Immediatamente SPIDEY cerca di uscire al di fuori dell’intricatissimo centro urbano del paese e, non essendo ancora pratico con le strade, si perde in qualche vicolo del Centro Storico.


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La mancanza di alti grattacieli come a NEW YORK, che non gli permette di sollevarsi molto in alto e guardare meglio l'orizzonte, procura ulteriori problemi al nostro nuovo eroe il quale, stanco di questa situazione insostenibile, triplica i suoi sforzi e raggiunge il BIVIO per Quasano dove, inaspettatamente, scopre un’ ulteriore, clamorosa, definitiva delusione…..
Come fare per raggiungere QUASANO senza un proprio mezzo o senza dei palazzi su cui saltare ed aggrapparsi?
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La risposta sa di BOCCIATURA ma non dandosi per vinto, lo stupefacente UOMO RAGNO si reca nuovamente in paese per chiedere ausilio a coloro ai quali MAI avrebbe voluto chiedere AIUTO: ….i VIGILI URBANI.

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Mentre concentra tutte le sue energie per stringere i tempi allo stretto necessario, il RAGNO non si accorge che in alcuni punti del paese, date la limitata altezza degli edifici, si trova a rasentare pericolosamente il SUOLO, eludendo solo per pochissimi centimetri la repentina USURA della TUTINA ROSSA.


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Sfortunatamente, però, mentre si accinge a svoltare l’ultima curva che gli permetterebbe di arrivare all’ufficio URBANO, una leggerezza gli è fatale……


….la bassa quota alla quale si trova a volteggiare non gli permette di notare un BIDONE della SPAZZATURA opportunamente collocato dall' UOMO DIFFERENZIATO e.....


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...colto impreparato dall'agguato CRIMINALE...


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...SPIDERMAN pone praticamente la parola FINE alla sua AVVENTURA TORITTESE!!!




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Un VERO DISASTRO!!!

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Su quest’ultima, triste e inesorabile scena, SPIDERMAN riconsegna il distintivo al Sindaco e si reca su di un vicino balcone dove in serata si affligge, meditando sulle proprie COLPE.



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Che DISDETTA !!


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Licenziato proprio adesso che MARY JANE aveva deciso di farsi comprare un appartamentino con terrazzo panoramico in pieno centro!!!

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Mah… proprio un PECCATO!


La NOTIZIA, comunque, scuote i già SCONVOLTI abitanti di TORITTO i quali, dispiaciuti ed anche un po’ intimoriti dalla difficile risoluzione del problema criminalità, cercano di guardare avanti e non perdersi d’animo.


Fra di essi, infatti, cominciano a farsi largo nuove ipotesi sui prossimi candidati all’ UNICO POSTO DISPONIBILE e, fra le tante indiscrezioni, si fa largo la sempre più concreta possibilità che il nuovo SUPEREROE sia uno a cui NON piace la LUCE…..



uno che si fa chiamare….


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...CAVALIERE OSCURO!

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(CONTINUA)

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mercoledì 11 luglio 2007

Un PIANO da REGOLARE (1^ puntata)

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Circa 2 settimane fa ricordo di aver avuto degli strani malesseri: una sorta di insoddisfazione interiore che sfociava in uno strano peso che non mi permetteva di dormire e riposare.

Preoccupato di ciò, mi recai subito nel mobiletto dei medicinali:

cercai un sonnifero e mi adagiai sul divano…..


La mattina arrivò presto e quel fastidio mi riprese a scuotere nuovamente. Cercai di porre attenzione a cosa nella mia testa non funzionasse e diressi la mia concentrazione a livello mentale e subconscio.

Tutto ciò fino a quando un impulso neuronale non si collocò nel ganglio giusto e diresse un flebile comando al centro vocale della mia faringe, estraendo dalla mia bocca un’esclamazione che rese chiaro il motivo di cotanta agitazione:


IL PIANO REGOLATORE



Rabbrividendo al sol pensiero di poter riproporre queste 3 parole nella mia testa e stanco di tante sofferenze a riguardo, chiamai i miei amici del Ghetto affinché si potesse trovare una soluzione con il loro aiuto.

Immediatamente Tobey e Hiabry si fiondarono a casa mia!

Insieme ci interrogammo a lungo su questo enorme, grandioso ed arcano MISTERO insoluto!


E’ da una vita ormai che ci stavamo chiedendo quali fossero le verità, i segreti, gli sviluppi ed i particolari di questo incredibile interrogativo locale, e la voglia di svelare tutto ciò, in quel momento, ci condusse ad intraprendere una difficile e pericolosa direzione.


Come tutti avrebbero fatto in frangenti simili, ci attivammo per fare luce sulla questione e cercammo qualcuno che indagasse sul caso insieme a noi. Pensammo di contattare i VIGILI, investigatori esperti e sopraffini, ma ci sembrarono molto stressati e stremati dopo aver tenuto a bada l’imponente flusso umano della FESTA di QUASANO.

La nostra SECONDA SCELTA, perciò, cadde sulla persona più indicata e competente per indagare su questioni OCCULTE di questo tipo:

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il grande

DYLAN DOG!



Convinti di noi stessi beccammo il primo aereo per LONDRA e, giunti nella capitale inglese, ci attivammo subito al fine di incontrare il famoso indagatore londinese.
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Il nostro arrivo non fu dei migliori in quanto, di passaggio a PICCADILLY CIRCUS, ci accorgemmo di essere pedinati da una rappresentativa di quelli che noi identificammo come FONDAMENTALISTI GRUMESI. Questi avrebbero fatto di tutto per impedirci di compiere la nostra missione, in quanto, essendo accaniti sostenitori della GRANDEUR GRUMAISE, avrebbero ostacolato ciò che avrebbe favorito il possibile accrescimento del nostro paese verso nuovi ipotetici orizzonti grazie al Piano Regolatore.

Tutto ciò sarebbe andato a scapito della loro città, attualmente più sviluppata della nostra sotto il punto di vista EDILIZIO, ma più che mai determinata a consolidare questo IMPORTANTISSIMO primato.


Indecisi se avvisare o meno la Polizia inglese, già peraltro occupata a sventare gli attentati di natura islamica, decidemmo di tacere e andare avanti.

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Sprezzanti del pericolo e consci di dover svolgere il nostro dovere fino in fondo, continuammo quindi la nostra missione dirigendoci verso OXFORD Street dove, per eludere i nostri inseguitori, ci mescolammo nella folla del GAY PRIDE che sfilava proprio in quel punto della città.

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Percependo continuamente in maniera spudorata ed ossessiva i nostri nemici alle spalle (E NON SOLO LORO), cercammo di farci venire un’idea definitiva che potesse disperderli. Quella più attuabile venne a HIABRY che trovò subito il modo di camuffarsi, scorgendoci, peraltro, un po' contrariati.



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Travestiti comunque a dovere, dopo alcuni istanti, fummo invitati da un paffuto GAY di passaggio su di un bus di simpatici ciccioni, il quale trasportava MEDICI e DENTSTI di vedute diverse dalle NOSTRE e che ci avrebbe condotto fuori dalla portata dei nostri inseguitori.

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La faccenda, però, si faceva alquanto intricata…….

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(CONTINUA)

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venerdì 6 luglio 2007

GHETTO TORITTESE lancia la sua prima campagna di SENSIBILIZZAZIONE:

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FIRMA anche tu il nostro appello on-line contro le MISURE COERCITIVE ANTIAMPLESSO

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Vi ricordate com'era bello una volta. Tu, con la vecchia FIAT UNO color carta da zucchero di tua madre, nel gironzolare senza una meta apparente, ti allontanavi con la scusa di andare a vedere se ai campetti stava giocando qualcuno, ...arrivavi in prossimità dello stadio…sopra al campo… e ti inoltravi nella complice ed ovattata oscurità di una sera di inizio autunno. Facevi un giro largo con i fari che illuminavano obliquamente le altre auto parcheggiate e, una volta fatta la curva, rallentavi, davi una fuggevole occhiata a lei, seduta al tuo fianco, e con un filo di voce chiedevi:

"Ti va di fermarci a dire due chiacchere?" …due chiacchiere… Lei abbassando lo sguardo acconsentiva. Ti fermavi accanto ad un'auto dai cui finestrini proveniva la luce azzurro pallido di un televisore portatile sul quale i due passeggeri stavano guardando l'ennesima puntata di "Paperissima". Appena il tempo di provare per loro un sentimento misto di disprezzo e compassione e ti accorgevi che era fatta: ...eri con lei, al buio, sul campo.

Iniziavi con le tue frasi ad effetto da grande conquistatore che suonavano più o meno così:

"Bè…che si dice?" e se eri fortunato e lei non ti rispondeva "che le sarde si mangiano le alice…", frase che è vero e proprio bromuro su qualunque prosieguo di approccio, iniziava una delle conversazioni più sceme ma anche più romantiche di sempre:

"E che ti devo dire... "
"Accendiamo la radio? "
"No, madò la radio…parliamo noi! "
"Mè.... e dimmi tu qualcosa…" denotando grande originalità,

"E che ti devo dire…"
"Sei contenta di stare qua con me? "
"Mm…inzomm…"

Tu da grande burlone che sei, fingevi di essere offeso dal suo eloquentissimo "inzomm", recitando alla perfezione la parte dell'uomo d'onore che non sfiorerebbe mai una ragazza non completamente convinta di stare con lui alle undici di sera, al buio, in un luogo appartato, e fingevi di mettere in moto l'auto per apprestarti ad andare via.

Lei allora ti prendeva la mano, ti sorrideva e guardandoti negli occhi diceva le uniche parole che potevano scatenare in te una massiccia e violentissima tempesta ormonale:
"Madò quanto sei scemo…stavo scherzando…com'è, non devo essere contenta di stare con te?"

SILENZIO,
OCCHI negli OCCHI,
MANO dietro la sua NUCA e…finalmente…
LINGUA!!

In quel preciso istante la UNO di mamma che le era servita per andare a fare la spesa della verdura a Grumo, per andare a prendere tuo fratello piccolo da scuola l'altro giorno che pioveva e lui aveva perso il pullman, per accompagnare la nonna con la flebite all'ambulatorio mercoledì mattina, SI TRASFORMAVA NELLA PIU' COMODA DELLE ALCOVE DOVE CONSUMARE IL FRUTTO DOLCISSIMO DELL'AMORE.

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MA ADESSO....

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....E' TUTTO FINITO!!!





La LUCE ACCECANTE dei lampioni che da qualche anno circondano lo stadio, ha costretto le giovani coppie del nostro paese ad intraprendere la dolorosa via dell'astinenza o quella più impervia e pericolosa delle lontane strade di aperta campagna.

L'ordinanza liberticida che ha acceso le luci ha rubato ai ragazzi il loro spazio fatto di carezze, sospiri e fazzolettini di carta: ha impedito di fatto la nascita di nuove vite in un paese a crescita zero.

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ORA E' ARRIVATO IL MOMENTO DI DIRE BASTA!


Aderisci anche tu alla campagna lanciata da GHETTO TORITTESE contro le MISURE COERCITIVE ANTIAMPLESSO!


FIRMA ON-LINE L'APPELLO






SPEGNIAMO LA LUCE!




Se ci ribelliamo insieme avremo la forza di costringere le autorità a cancellare questa scellerata decisione. Non abbandonarci.…FIRMA!


Hai capito…FIRMA!!


RIPRENDIAMOCI IL NOSTRO POSTO AL BUIO
RIPRENDIAMOCI IL NOSTRO DIRITTO DI AMARE



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