mercoledì 11 luglio 2007

Un PIANO da REGOLARE (1^ puntata)

Circa 2 settimane fa ricordo di aver avuto degli strani malesseri: una sorta di insoddisfazione interiore che sfociava in uno strano peso che non mi permetteva di dormire e riposare.

Preoccupato di ciò, mi recai subito nel mobiletto dei medicinali:

cercai un sonnifero e mi adagiai sul divano…..


La mattina arrivò presto e quel fastidio mi riprese a scuotere nuovamente. Cercai di porre attenzione a cosa nella mia testa non funzionasse e diressi la mia concentrazione a livello mentale e subconscio.

Tutto ciò fino a quando un impulso neuronale non si collocò nel ganglio giusto e diresse un flebile comando al centro vocale della mia faringe, estraendo dalla mia bocca un’esclamazione che rese chiaro il motivo di cotanta agitazione:


IL PIANO REGOLATORE



Rabbrividendo al sol pensiero di poter riproporre queste 3 parole nella mia testa e stanco di tante sofferenze a riguardo, chiamai i miei amici del Ghetto affinché si potesse trovare una soluzione con il loro aiuto.

Immediatamente Tobey e Hiabry si fiondarono a casa mia!

Insieme ci interrogammo a lungo su questo enorme, grandioso ed arcano MISTERO insoluto!


E’ da una vita ormai che ci stavamo chiedendo quali fossero le verità, i segreti, gli sviluppi ed i particolari di questo incredibile interrogativo locale, e la voglia di svelare tutto ciò, in quel momento, ci condusse ad intraprendere una difficile e pericolosa direzione.


Come tutti avrebbero fatto in frangenti simili, ci attivammo per fare luce sulla questione e cercammo qualcuno che indagasse sul caso insieme a noi. Pensammo di contattare i VIGILI, investigatori esperti e sopraffini, ma ci sembrarono molto stressati e stremati dopo aver tenuto a bada l’imponente flusso umano della FESTA di QUASANO.

La nostra SECONDA SCELTA, perciò, cadde sulla persona più indicata e competente per indagare su questioni OCCULTE di questo tipo:

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il grande

DYLAN DOG!



Convinti di noi stessi beccammo il primo aereo per LONDRA e, giunti nella capitale inglese, ci attivammo subito al fine di incontrare il famoso indagatore londinese.
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Il nostro arrivo non fu dei migliori in quanto, di passaggio a PICCADILLY CIRCUS, ci accorgemmo di essere pedinati da una rappresentativa di quelli che noi identificammo come FONDAMENTALISTI GRUMESI. Questi avrebbero fatto di tutto per impedirci di compiere la nostra missione, in quanto, essendo accaniti sostenitori della GRANDEUR GRUMAISE, avrebbero ostacolato ciò che avrebbe favorito il possibile accrescimento del nostro paese verso nuovi ipotetici orizzonti grazie al Piano Regolatore.

Tutto ciò sarebbe andato a scapito della loro città, attualmente più sviluppata della nostra sotto il punto di vista EDILIZIO, ma più che mai determinata a consolidare questo IMPORTANTISSIMO primato.


Indecisi se avvisare o meno la Polizia inglese, già peraltro occupata a sventare gli attentati di natura islamica, decidemmo di tacere e andare avanti.

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Sprezzanti del pericolo e consci di dover svolgere il nostro dovere fino in fondo, continuammo quindi la nostra missione dirigendoci verso OXFORD Street dove, per eludere i nostri inseguitori, ci mescolammo nella folla del GAY PRIDE che sfilava proprio in quel punto della città.

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Percependo continuamente in maniera spudorata ed ossessiva i nostri nemici alle spalle (E NON SOLO LORO), cercammo di farci venire un’idea definitiva che potesse disperderli. Quella più attuabile venne a HIABRY che trovò subito il modo di camuffarsi, scorgendoci, peraltro, un po' contrariati.



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Travestiti comunque a dovere, dopo alcuni istanti, fummo invitati da un paffuto GAY di passaggio su di un bus di simpatici ciccioni, il quale trasportava MEDICI e DENTSTI di vedute diverse dalle NOSTRE e che ci avrebbe condotto fuori dalla portata dei nostri inseguitori.

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La faccenda, però, si faceva alquanto intricata…….

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(CONTINUA)

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10 commenti:

Anonimo ha detto...

Anch'io mi alzo spesso con forti dolori alla testa e allo stomaco. Allora sarà che penso sempre alla zona artigianale?

Anonimo ha detto...

No, non può essere perchè pensare alla zona artigianale porta allucinazioni e crampi ai polpacci...

Anonimo ha detto...

come diceva quel vecchio adagio (forse pensava anche lui alla zona artigianale):
Paese che vai, Grumese che trovi!

Hiabry ha detto...

Caro Rocchino, il motivo del tuo malessere potrebbe essere proprio quello! La zona artigianale di Toritto, infatti, è come la zona industriale di Bari. Spesso queste zone ad alto contenuto di industrie ed aziende possono cusare notevoli danni ai residenti: inquinamento, traffico, smog, ecc.
A Toritto, perciò, nel tuo caso, la zona artigianale causa notevoli danni per gli stessi motivi...OPPOSTI!

Anonimo ha detto...

beh se non altro qualcosa sul piano regolatore negli ultimi anni si è mosso. Indipendentemente dalla amministrazione presente, eppur qualcosa si è mosso!

Anonimo ha detto...

Galileo.... non dire ERESIE! Se vuoi ne parliamo attorno ad un bel ROGO!

Anonimo ha detto...

da prima del 1987 prima adozione del piano insiediamenti produttivi
detto PIP
le stesse persone che avevano acquisito lì i terreni
intestati a parenti
amici
testimoni di matrimonio
di battesimo
di cresima
e di affari vari
sono gli stessi
che hanno individuato quella zona
gli stessi che vogliono milioni per un pezzettino di terreno
gli stessi
che hanno lì e altro sempre e solo
i propri
INTERESSI
ex democristiani
poi PPI
ora margherita
domani pd
è na vita cambiano nomi ma son sempre loro

Anonimo ha detto...

x ispanico, ispanico, ispanico:
forse è il caso di cambiare il detto: Paese che vai, Torittese che trovi!!!......visto che per carenza di nuove abitazioni ci stiamo trasferendo tutti a Grumo!!!!

Anonimo ha detto...

Costruiamo più ponti!
Così almeno la dignità patriottistica è conservata!

Anonimo ha detto...

non è la dignità patriottistica che bisogna tutelare, ma la superficie quadrata di toritto che sta per essere assorbita dal territorio grumese.......aiuto toritto scompare!!!!! chiamate un supereroe!!!