domenica 21 ottobre 2007

STORIE e LEGGENDE della CIVILTA' TRITTICA (2^ puntata)

Come ricorderete, secondo una leggenda descritta nella puntata precedente (clicca qui per leggerla), il nostro paese nacque dalla lacrima del MINOTAURO TRITTIDE, fortemente avvilito per il rifiuto sentimentale della MINOMUCCA GRUMILDE.

Da questa lacrima di disperazione successivamente si originò una fontana che, grazie alla sua prosperità, diede vita ad uno splendido giardino soprannominato GIARDINO dell’EDEN per la bellezza e lo splendore che donava al paesaggio circostante.
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Il GIARDINO dell’EDEN per molti anni fu la dimora del MINOTAURO e del suo popolo che vissero in armonia e fedeltà reciproche. Fu da questa grande devozione che la popolazione decise di chiamare il paese TORICTUM, in onore del suo creatore e sovrano di origine bovina.

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Passarono diversi anni ed il MINOTAURO, dimenticata GRUMILDE, si sposò con una bellissima donna TRITTICA, dalla quale ebbe due figli:

l’uno simile ad un TORELLO e l’altro più simile ad un VITELLO.

Alla loro visione, il Minotauro non ebbe dubbi: ….li chiamò TORELLIDE e VITULLIDE.


Nella loro vita, i due fanciulli furono frequentemente in conflitto fra loro, andando spesso incontro ai rimproveri ed alle imprecazioni del MONOTAURO, il quale, infastidito, diede loro l’ordine di vivere separati in due parti distinte del GIARDINO dell’EDEN, per far si che i due figli lavorassero e si guadagnassero la sua stima ed il suo rispetto.

Un bel giorno, quindi, senza esitazione alcuna, il MINOTAURO tuonò con decisione sul suo regno e, suddividendo in due attività lavorative il suo tanto amato GIARDINO dell’EDEN, diede a TORELLIDE il BAR GIARDINO ed a VITULLIDE la SALA EDEN.


Ed il suo REGNO, finalmente, ….conobbe la PACE.

Questa perdurò per diversi millenni, fino a quando, una schiera di DIVINITA' SUPREME, fortemente attratte dalla beltà di questo stupendo paradiso, decise di instaurare il suo dominio divino su TORICTUM e sul suo popolo.


Il primo a fare le spese di questo insediamento fu proprio VITULLIDE, il quale, con un po' di sufficienza, vide soccombere la sua proprietà chiamata SALA EDEN, per opera di una tremenda divinità chiamata DIO SCAUNT.


Diversa sorte, invece, toccò a TORELLIDE, il quale, patteggiando con le divinità SUPREME, mantenne la sua proprietà BAR GIARDINO, a due condizioni:



PRIMO....che la proprietà GIARDINO chiudesse ogni sera massimo alle 22.30 per rispetto degli Dei, e SECONDO.....che la stessa si mantenesse intatta negli anni, senza modifica alcuna, in maniera da ingannare i COMUNI MORTALI facendo credere loro che il tempo fosse fermo nei secoli.


E così fu.


Ancora oggi, infatti, giunta l’ora prestabilita (le 22.30 circa), è usanza di TORELLIDE abbassare la saracinesca che segna l’entrata nella sua proprietà, in segno di rispetto per quelle divinità, ma anche per porre un ostacolo ai MORTALI che vogliono oltrepassare la soglia del TEMPO.


Nessun COMUNE MORTALE, infatti, oggi come oggi, potrebbe oltrepassare la SARACINESCA ABBASSATA per entrare all'interno del GIARDINO dopo le 22.30 senza sfracellarsi il cranio....

....così come nessun UOMO COMUNE potrebbe trovare scampo uscendo dalla PROPRIETA' TORELLICA al di fuori dell'ora prestabilita dagli DEI.

In questo estremo caso, infatti, il malcapitato di turno, troverebbe il FAUNO SARPIDE pronto a scagliarsi contro di lui con un TESSUTO PEZZAFORME imbevuto d'acqua che, volteggiando minaccioso nell'aere, spingerebbe lo sventurato al di fuori della PROPRIETA' TORELLICA, preannunciando a tutti che il momento di ABBASSARE la SERRANDA è ormai MATURO e l'ora della FINE........ (serata) è giunta IMPLACABILE ed INCONDIZIONATA sui COMUNI MORTALI del POPOLO TRITTICO.

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Solo una LEGGENDA?

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(CONTINUA)

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

ma la fontana della lacrima del minotauro è quella splendida opera d'arte all'angolo della piazza di fronte al giardino di Vitullide?

Hiabry ha detto...

Vitullide? ...forse intendi TORELLIDE!? ...e comunque la risposta è SI! La fontana è proprio quella meravigliosa opera architettonica!

Anonimo ha detto...

Ma non vi sembra che manchi qualcosa in questi giorni? E' come una strana sensazione di vuoto che aleggia nel blog! Una lacuna psicologica che pervade la rete! Un'incredibile buco nero che risucchia l'etere nell'oblio più profondo!
Si.... dobbiamo ammetterlo!
Ci manca il fantomatico OPINIONISTA FOLLE!!!
Dove sei finito???

Anonimo ha detto...

De Magistris ha messo d'accordo centro destra e centro sinistra, con l'eccezione di Di Pietro. Tutti insieme appassionatamente per salvarsi il c..o. Il centro destra ritrova in Mastella il suo Dna. Cicchitto e Casini lo adorano. E' la futura Brambilla del Sud di Berlusconi. Il centro sinistra invece tace. Prodi e Veltroni fanno il gioco del silenzio. La vecchia tattica democristiana del tirare a campare per non tirare le cuoia. Il ministro della Giustizia indagato, il ministro degli Esteri indagato, il Presidente del Consiglio indagato. Al prossimo Consiglio dei Ministri faranno una retata.
Il fratello di Borsellino mi ha scritto una lettera da far gelare il sangue.

"La notizia dell'avocazione da parte della Procura Generale dell'inchiesta Why Not al Procuratore De Magistris e' di quelle che lascia senza fiato.
Solo un'altra volta nella mia vita mi ero trovato in questo stato d'animo.
Era il 19 Luglio del 1992 e avevo appena sentito al telegiornale la notizia dell'attentato il cui scopo non era altri che quello di impedire ad un Giudice che, nelle sue indagini, era arrivato troppo vicino all'origine del cancro che corrode la vita dello Stato Italiano, di procedere sulla sua strrada.
Morto Paolo Borsellino l'ignobile patto avviato tra lo Stato Italiano e la criminalita' mafiosa aveva potuto seguire il suo corso ed oggi vediamo le conseguenze del degrado morale a cui questo scellerato patto ha portato.
Ieri era stato necessario uccidere uno dopo l'altro due giudici che, da soli, combattevano una lotta che lo Stato Italiano non solo si e' sempre rifiutato di combattere ma che ha spesso combattuto dalla parte di quello che avrebbe dovuto essere il nemico da estirpare e spesso ne ha armato direttamente la mano.
Oggi non serve piu' neanche il tritolo, oggi basta, alla luce del sole, avocare un'indagine nella quale uno dei pochi giudici coraggiosi rimasti stava per arrivare al livello degli "intoccabili", perche' tutto continui a procedere come stabilito.
Perche' questa casta ormai completamente avulsa dal paese reale e dalla gente onesta che ancora esiste, anche se purtroppo colpevole di un silenzio che ormai si confonde con l'indifferenza se non con la connivenza, possa continuare a governare indegnamente il nostro paese e a coltivare i propri esclusivi interessi in uno Stato che considera ormai di propria esclusiva proprietà.
Oggi basta che un ministro indegno come il signor Mastella ricatti un imbelle capo del governo, forse coinvolto negli stessi suoi luridi traffici, minacciando una crisi di governo, perche' tutta una classe politica faccia quadrato intono al suo degno rappresentante e si esercitino in conseguenza chissa' quale tipo di pressioni sui vertici molli della magistratura per ottenere l'avocazione di un'indagine e quindi l'inoffensivita' di un giudice sensa neanche bisogno del tritolo come era stato necessario per Paolo Borsellino.
Siamo giunti alla fine della Repubblica Italiana e dello Stato di Diritto.
In un paese civile il ministro Mastella non avrebbe potuto chiedere il trasferimento del Dr. De Magistris titolare dell'inchiesta in cui e' indagato il suo stesso capo di governo e lo stesso ministro.
Se la decisione del Procuratore Generale non verrà immediatamente annullata dal CSM, saremo di fronte alla fine dell'indipendenza della magistratura e in conseguenza dello stesso Stato di Diritto.
Il Presidente Giorgio Napolitano, nonostante sia stato più volte sollecitato, continua a tacere su queste nefandezze dimostrando che la retorica dello Stato e della figura istituzionale di garante della Costituzione Repubblicana non sono diventate, in questa disgraziata Italia, altro che vuote parole.
Quaranta anni fa sono andato via dalla Sicilia perche' ritenevo impossibile di vivere la mia vita in un paese in cui la legalita' era solo una parola del vocabolario, ora non ritengo piu' che sia una vita degna di chiamarsi con questo nome e quindi una vita degna di esserre vissuta quella di vivere in un paese dove l'illegalita' e' diventata la legge dello Stato." Salvatore Borsellino

Anonimo ha detto...

Ma perchè "sfottere" il cane che dorme?
Adesso ricomincia a riversare i suoi copia e incolla e non la finisce più!
Vogliamo sentire la TUA opinione.. non quella dell'ANSA!

Anonimo ha detto...

la settima COPPA CAMPIONI
vinta dal MILAN
molto PROBABILMENTE
farà tappa anche a
TORITTO..
fonte lingualunga.. attendibile