domenica 13 maggio 2007

Dalla prossima settimana L'OPINIONE di GIUSEPPE Dott. PISTONE

Il Ghetto è lieto di annunciare che, a partire dalla prossima settimana, ospiterà stabilmente una rubrica dal titolo “L'OPINIONE” tenuta dall’insigne giurista Giuseppe dott. Pistone

Pubblichiamo qui di seguito un’intervista con cui lo studioso saluta i suoi futuri lettori.

D. Buongiorno Giuseppe dott. Pistone. Le porgo i saluti della redazione di GHETTO TORITTESE.

R. Buongiorno a lei e a tutti i numerosissimi lettori che certamente aspettano con ansia la mia rubrica dal titolo “L’OPINIONE” che terrò, nonostante i miei copiosi impegni accademici e di altro tipo che mi tengono occupato tra Toritto, Parigi, Madrid, Washington, Mosca, Bari scalo nonché Roma e la Città del Vaticano, approfitto a questo proposito per salutare e riverire Sua Santità, Benedetto XVI che mi segue sempre con fervido e inveterato interesse. Plaudo alla vostra originalissima iniziativa di attivare un blog che ha per tema Toritto e i suoi problemi, credo sia il primo di questo genere. Sono iniziative come queste che permettono ad una comunità di confrontarsi con se stessa nel rispetto delle opinioni altrui in maniera tale da avviare…

D. Mè…AVAST !! Dicevo…di cosa si occuperà la sua rubrica su GHETTO TORITTESE?

R. La mia rubrica toccherà svariati argomenti, dalla politica locale, alla politica nazionale, a quella europea, a quella internazionale, parlerò anche di fatti di cronaca nera, cronaca giudiziaria, cronaca rosa, attualità, economia, finanza, sport, giardinaggio, bricolage, enigmistica, astrologia, ricamo, ikebana, floricoltura, medicina aiurvedica, letteratura islandese, ballo liscio, salsa e merengue, cucina, pasticceria, tecnica bancaria, allevamento del bestiame, storia antica e moderna, massaggio shiatsu, pranoterapia, raccolta delle acque piovane, tango col casquet, gelateria, idraulica, ingegneria gestionale, costruzione di gioielli con pietre dure, pizzo a tombolo, decorazione e soffiatura del vetro, flauto traverso, tiro al piattello, scultura, pittura, architettura, frittura dorata, origami, arte dell’essicazione degli alimenti, lettura Braille, canto lirico, ritenzione idrica, lettura dei fondi di caffè, e chi più ne ha più ne metta. D’altronde la mia conoscenza di ognuno di questi campi è vasta dato il mio ruolo di esperto di diritto dell’inconsistenza transnazionale.

D. Appunto della sua attività accademica vorrei parlare. Lei tiene un seminario presso l’Università del Bosco di Bitonto dal titolo “L’impatto dell’inutile vanteria e della chiacchiera superflua sull’incolpevole malcapitato”. Vuole spiegarci brevemente di che si tratta?

R. Certo, io ho messo a punto negli anni una tecnica raffinata di esasperazione dell’interlocutore i cui rudimenti illustro in questo mio seminario. La tecnica consiste in questo: io mi acquatto in un angolo ombreggiato della piazza nascosto dietro un vecchio paio di Ray ban, in genere vestito da adolescente americano della metà degli anni ‘80, faccio finta di leggere un quotidiano straniero, “Le Monde” per esempio, che mi serve, è chiaro, solo per copertura. Appena scorgo un tizio qualsiasi che magari sta per godersi cinque minuti di relax su una panchina, lo raggiungo alle spalle, e gli grido “Ehi carissimo! Come stai? Da quanto tempo, che piacere!” poi gli stringo la mano con la mia ben sudata e lo devasto letteralmente di chiacchiere sul mio passato, sui miei viaggi, sui miei studi a volte dico anche frasi in inglese come “Au ar iu”, “Ai dont fink so”, “Veri uell”, “Au du iu du”, tanto per disorientare ulteriormente chi mi ascolta. Il trattamento dura all’incirca trenta minuti, trascorsi i quali, mentre il malcapitato si allontana barcollando e pensando al suicidio, gli grido dietro “Mè fatti vedere…tante cose caro…tante cose”.

D. Quali sono state le applicazioni di questa tecnica rivoluzionaria?

R. La mia tecnica viene applicata nei regimi di carcere duro e per indurre i criminali a confessare anche se da questo punto di vista essa necessita di un perfezionamento in quanto, molti di loro la fanno finita prima di iniziare a parlare.

D. Grazie per questa preziosa intervista. Allora l’appuntamento è alla settimana prossima su GHETTO TORITTESE per la prima puntata della rubrica “L’OPINIONE” di Giuseppe dott. Pistone.

R. Certo. Vado adesso anche se mi dispiace un po’ lasciare Toritto ma mi attendono a Tel Aviv per una conferenza dal titolo “Come fare di un vecchio jeans ascellare un orrido bermuda da abbinare a un paio di mocassini marroni.”

4 commenti:

Anonimo ha detto...

speriamo che l'ambasciator PISTOLONE non porti pene

Anonimo ha detto...

grazie al cieolo, il collega e amtissimo ambasciator Pistolone, ESISTE...
se non ci fosse sarebbe una tragedia umanitaria...
s.o.s. tuteliamo il pezzo unico di Toritto, ambasciator non porta pene detto pistolone

Anonimo ha detto...

firmo l'appello alla tutela del pezzo unico
dott.
amasciator
peppino
pistone
detto l'uccellone (?)
saluti dal guccione


p.s. COMPLIMENTI PER IL GHETTO

Anonimo ha detto...

DEVI PARLARE ANKE QUANDO VA AL CONSOLATO AMERICANO.... SEI GRANDE DOTT PISTONE??? MA DSA VERO SEI DOTTOR? MA......